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KAWASAKI: LA NUOVA VERSYS 2015



RINNOVATA NEL CUORE E NELL'ANIMA
 Moto diversa e molto nel frontale, nel serbatoio, freni, fiancate e sospensioni. La Versys è un prodotto a cui tutti ci siamo affezionati negli anni, per quel suo taglio originale ed unico, per quella sua impronta a terra dalle misure contenute, per quel suo frontale e radiatore… Un prodotto insomma che sapeva ben combinare eleganza e sportività. Moto snella, con un propulsore pronto sin dal basso che però sapeva offrire comfort e prestazioni adeguate al segmento.

L’anteriore è stato completamente rivisto. C’è una nuova forcella Showa da 41 mm sui due steli rovesciati, con smorzamento (lato-destro) regolabile in precarico (lato-sinistro)  ed estensione, nonché la possibilità di regolare la rigidità dell’avantreno. Al retrotreno troviamo un monoKayaba dotato di registro con manopola.
Il telaio è stato ridisegnato e alleggerito,  anche se nell’insieme è più rigido. Delle sospensioni abbiamo detto, parliamo del manubrio che ha misure generose, ma che proprio ha dettato, con la sua inconfondibile postura, uno stile ripreso da molti per questa nuova fascia di moto “All Roads” (la Honda le chiama Adventure) o Crossover, di cui la Versys è una delle  capostipidi. La Versys ha – una sua impostazione  agile e snella, compatta.  Una moto unica. Si è rinnovata in tutto, ma è sempre lei, inconfondibilmente.
Passiamo ora al cuore della moto. Gli ingegneri Kawasaki hanno dato alla moto un’impronta maggiormente stradista. Il motore, 649 cc (bicilindrico parallelo) ha subito una rivisitazione completa che si è concentrato sulla risposta della valvola a farfalla, modificata in doppia valvola a farfalla,  così da  bilanciare la potenza del motore con un carattere che predilige gli alti regimi con un netto risparmio di carburante. Pronto, con i suoi 69 CV permette di cavarsela in tutte le situazioni.

ATTENTI ALLE AUTO KEYLESS : ARRIVANO I FURTI HI-TECH




La Metropolitan Police di Londra indaga: c'è una gang specializzata nel furto di vetture con sistema "senza chiavi"

A Londra, la Metropolitan Police ha ammesso che i furti di auto con chiave elettronica viaggiano ormai con un ritmo di 17 al giorno. L'anno scorso le auto e i furgoncini "keyless" rubati sono stati complessivamente 6283, praticamente il 25% di tutto il parco veicoli oggetto di furto.

Va bene la comodità di un gingillo da tenersi in tasca capace di aprire la propria auto e poi abilitare l'avviamento, però forse sulla sicurezza c'è qualcosa da migliorare. Pare che il sistema usato dalle gang londinesi bypassi il sistema informativo elettronico delle auto durante la fase di chiusura wireless. Oppure in altri casi entrino direttamente nei veicoli per connettersi alle porte della diagnostica di bordo. Insomma, sono sufficienti un software e apparecchiature radio per rubare le auto.

I dati della polizia indicano i furgoni Ford Transit e Mercedes Sprinter, nonché alcune BMW di fascia alta e modelli Land Rover fra i più gettonati. Da soli pesano sul 70% del computo. Per quanto riguarda le zone più colpite si parla di Redbridge, Newham e Havering; tre borghi londinesi praticamente contigui. La Polizia sostiene che i veicoli vengano spostati in contee limitrofe per essere smontati parzialmente e successivamente spediti in paesi esteri.

Metropolitan Police sta cercando di reagire all'aumento dei furti hi-tech con "Operation Endeavour", un'iniziativa basata su controlli stradali e operazioni sotto copertura per identificare i componenti delle gang. Sul sito ufficiale della MP vi sono consigli per gli automobilisti come ad esempio parcheggiare in luoghi sicuri, affidarsi ad allarmi o bloccasterzo, installare antifurti satellitari, eccetera. L'obiettivo è di ridurre il fenomeno del 20% entro il 2016, magari con l'aiuto dei produttori d'auto e anche di una legge che vieti la vendita di strumentiprofessionali di riparazione al grande pubblico. Beh, quest'ultimo è un desiderio delle aziende: la manutenzione fai-da-te sembra preoccuparle di più.


SUPERBIKE: E' CONFERMATO SI CORRERA' DI NUOVO IN ITALIA


TORNERA' A MONZA NEL 2016
Notizia confermata: la Superbike 2016 correrà sulla pista di Monza ! Finalmente dopo 4 anni (l’ultima volta che si è corso a Monza era il 2012, quanto Tom Sykes vinse a mani basse sulla sua Ninja ZX-10R) la SBK torna in questo splendido circuito !
La notizia è importante, non solo per tutti gli appassionati delle due ruote e della Superbike, ma anche perché finalmente dopo un periodo nero come la pece, si è ritornati a investire sull’Autodromo Nazionale che vedrà sfrecciare oltre alle monoposto F1 anche le regine del campionato delle derivate di serie.

MOTOGP: ECCO PERCHE' NON RIENTRERA' STONER



Casey Stoner è stato effettivamente uno dei candidati a sostituire l'infortunato Dani Pedrosa nel team Honda Repsol, resta da capire come mai la disponibilità a correre del fuoriclasse australiano sia stata rifiutata da HRC, che alla fine ha scelto il neo-test rider Hiroshi Aoyama per correre nei prossimi due round di Austin e Termas de Rio Hondo (piste che sono entrate nel calendario della MotoGP dopo il ritiro di Stoner).
Interrogato sulla questione da MotoMatters, il Team Principal di Honda Repsol Livio Suppo ha così spiegato le ragioni che hanno spinto il team factory del colosso giapponese a respingere i servigi del due volte iridato della MotoGP:
"Abbiamo parlato della possibilità che fosse Casey a sostituire Dani, ma, nel complesso, crediamo che un ritorno di Stoner in MotoGP si dovrebbe preparare nel modo giusto, perché le aspettative sarebbero enormi. Ci dispiace per i fans, a cui sarebbe sicuramente piaciuto vedere Casey di nuovo in pista, tutto sommato, pensiamo che questa sia la scelta giusta."

MOTOGP: NUOVA OPERAZIONE PER PEDROSA. Al suo posto correrà Aoyama


Salterà le prossime due gare

Nuova operazione per Dani Pedrosa. Il pilota della Honda si sottoporrà venerdì mattina a un intervento chirurgico eseguito a Madrid dal professor Villamor per risolvere i problemi al braccio destro che lo affliggono da oltre un anno e che subito dopo il sesto posto in Qatar lo avevano portato ad annunciare un "ritiro a tempo indeterminato". Ora si profila uno stop di quattro settimane: il pilota spagnolo salterà così sicuramente almeno due Gp.

I tempi di recupero sono previsti nell'arco di 30-40 giorni, per cui il pilota Honda salterà di certo i GP di Las Americas (12 aprile) e Argentina (19 Aprile), ma resta in dubbio anche quello di Jerez, il 3 maggio. In ogni caso il suo ritorno alle corse non sarà confermato finché i medici non verificheranno il buon esito dell'operazione. Al suo posto la Casa giapponese schiererà il collaudatore Hiroshi Aoyama.